Nei mesi di novembre e dicembre 2017 la Corte di Cassazione ha depositato due sentenze relative alla responsabilità derivante dalla violazione di norme in materia di tutela della salute e sicurezza sul lavoro (ex art. 25-septies del D.Lgs. 231/2001).
- ha stabilito che la società appaltante è responsabile anche per gli infortuni occorsi ai dipendenti delle società sub-appaltatrici laddove sia ravvisabile un nesso causale tra violazione sugli obblighi di sicurezza. In questo specifico caso nel confermare la condanna pronunciata dalla Corte di Appello la Cassazione sottolinea come fosse chiaro l’interesse della società stessa nel risparmio ottenuto dal mancato adeguamento dei macchinari utilizzati dai dipendenti delle società sub-appaltatrici.
Con La Sentenza n. 53285/2017:
- ha accolto la valutazione dei giudici della Corte d’Appello che hanno fondato la responsabilità dell’ente ai sensi del Decreto di inidoneità del Documento di Valutazione dei Rischi predisposto e sulla formazione e informazione del lavoratore ritenuta non adeguata.
- ha inoltre confermato la precedente giurisprudenza in materia di interesse e vantaggio degli enti con riferimento ai reati in oggetto, sottolineando come la responsabilità non possa essere esclusa anche in caso di vantaggio esiguo.
Le Sentenze possono essere reperite ai seguenti link
Per approfondire il tema della gestione del rischio penale nelle imprese e la responsabilità dei vertici aziendali qualora si verifichi la commissione di un reato in materia di sicurezza sul lavoro oppure un reato ambientale, Paradigma ha organizzato a Milano il 31 gennaio 2018 una giornata di studio su “Responsabilità dei vertici aziendali per i reati ambientali e la sicurezza sul lavoro”.
http://www.paradigma.it/corsi_formazione_manageriale_seminari_convegni.asp?page=1&idCorso=901